Carta dei servizi
Sezione Prima: Presentazione
1.1 Chi siamo
L’Associazione l’Oasi di Torretta Onlus (che di seguito chiameremo Associazione), nasce a Campobello di Mazara nel 1994, su iniziativa di un gruppo di volontari sensibili ed interessati alle problematiche delle persone disabili, la cui ambizione è quella di realizzare in ambito territoriale e sovracomunale servizi destinati a migliorare la qualità di vita dei portatori di handicap e delle loro famiglie. Alla stato attuale l’Associazione porta avanti tre realtà strettamente interconnesse fra loro: Centro di Riabilitazione, Centro Diurno e Comunità Alloggio.
1.2 Struttura Sociale dell’Associazione
L’Associazione, il cui scopo è quello di soddisfare, i bisogni ideali o comunque non economici dei propri membri, non ha finalità di lucro.
Essa è caratterizzata da una propria struttura organizzativa tipica, che si compone dall’Assemblea dei Soci, dal Consiglio Direttivo, dal Presidente, dagli Amministratori, dal Comitato Esecutivo.
L’Assemblea è formata dagli associati, ciascun associato, contribuisce alle deliberazioni che vengono prese a maggioranza e che determinano l’attività dell’Associazione.
Gli amministratori sono coloro a cui spetta la competenza di amministrare e dare esecuzione alle deliberazioni assembleari.
Gli organi dell’Associazione, indicate nello Statuto Sociale sono:
- L’Assemblea dei Soci;
- Il Consiglio Direttivo;
- Il Presidente;
- Il Comitato Esecutivo;
- Il Collegio dei Revisori;
Le cariche del Presidente e del Consiglio Direttivo sono gratuite.
1.3 Dove siamo
L’Associazione si trova nella Strada Provinciale 51 Km 11+ 000 (che dal bivio di Tre Fontane porta a Torretta Granitola) – Campobello di Mazara.
1.4 Storia e Missione dell’Associazione
Le finalità dell’Associazione sono quelle di favorire l’adattamento sociale, l’autonomia e l’integrazione delle persone disabili, anche in grave situazione di handicap, di facilitare in loro la partecipazione attiva all’interno dei processi riabilitativi ed evitare qualsiasi forma di chiusura e di isolamento.
La “riabilitazione” è intesa come un processo volto a migliorare le capacità personali e di soluzione dei problemi, nel corso del quale si porta una persona disabile a raggiungere il miglior livello di vita possibile sul piano fisico, funzionale, sociale ed emozionale affinché possa esprimere le proprie potenzialità nel suo ambiente familiare, scolastico, lavorativo e sociale.
1.4.1 Il Centro di Riabilitazione
L’Associazione per favorire l’acquisizione al diritto di tutela della salute tramite la riabilitazione (legge 833/78 istitutiva del Servizio Sanitario Nazionale) e vista la scarsità di servizi territoriali a fronte di una richiesta sempre crescente, nel 1996 ha stipulato con l’ASP 9 di Trapani la convenzione di tipo ambulatoriale valida per tutto il territorio nazionale.
1.4.2 Il Centro Diurno
Il Centro Diurno offre in ambito territoriale sovracomunale percorsi riabilitativi di tipo socio-educativo a giovani adulti con deficit sul piano cognitivo, sensoriale, e neuromotorio con buone capacità adattive e di autonomia, con particolare attenzione al ritardo mentale.
1.4.3 La Comunità Alloggio
L’Associazione propone la struttura come soluzione idonea a rispondere nei casi in cui i genitori di una persona disabile vengono a mancare o le condizioni familiari sono insufficienti o inadeguate alla gestione e alla cura del proprio figlio (si pensi a genitori anziani, ammalati o coinvolti in altre problematiche, situazioni in cui la gravità dell’handicap richiede investimento di energie fisiche, psicologiche ed assistenziali particolarmente elevate).
Sezione Seconda: Qualità
2.1 Introduzione alla Carta dei Servizi
L’Associazione nel definire le modalità per offrire informazioni all’utenza, ha ritenuto fondamentale l’adozione di una Carta dei Servizi.
La presente Carta dei Servizi regola il rapporto tra cittadino / utente, il Centro di Riabilitazione, il Centro Sociale e la Comunità Alloggio. Detto documento si propone di specificare la tipologia delle prestazioni erogate, le strutture organizzative, le modalità di accesso, gli operatori coinvolti e tutte le altre informazioni che possono risultare utili agli utenti per usufruire al meglio dei servizi offerti.
L’Associazione organizza i propri servizi in maniera da garantire all’utenza, la fruizione di percorsi riabilitativi-assistenziali appropriati, così da assicurare livelli assistenziali adeguati ai bisogni accertati.
La Carta dei Servizi è stata redatta coinvolgendo tutto il personale e i Responsabili della Struttura, che a vario titolo collaborano nella definizione del percorso terapeutico riabilitativo-abilitativo.
La Carta dei Servizi è uno strumento dinamico, che evolve in relazione ai cambiamenti sociali e alle prospettive di sviluppo dell’Associazione.
La Carta dei Servizi intende fornire in modo accessibile e trasparente ad ogni persona che usufruisce dei servizi offerti dall’Associazione una fotografia del suo operare nei vari settori, gli strumenti utilizzati, le condizioni in cui esercita la propria attività, i meccanismi di partecipazione, gli standard di qualità.
2.2 I principi e gli obiettivi della nostra Carta dei Servizi
L’Associazione con la presente Carta dei Servizi intende:
- rendere espliciti i valori e i principi di riferimento ai quali si ispira ne lsuo agire;
- far conoscere le sue attività e i servizi resi alle persone disabili;
- informare sulle modalità di erogazione del servizio;
- migliorare i propri servizi;
- esplicitare le forme di relazione e di partecipazione dei cittadini – utenti;
- impegnarsi a rispettare obiettivi di qualità;
- impegnarsi a mantenere l’erogazione dei suoi servizi sempre seguendo i criteri di eguaglianza, imparzialità, continuità, diritto di scelta, partecipazione, efficienza ed efficacia.
Eguaglianza – i servizi sono erogati secondo regole uguali per tutti a prescindere dal sesso, razza, lingua, religione e opinioni politiche;
Imparzialità – nell’erogazione del servizio verso gli utenti è tenuto un comportamento obiettivo, imparziale e neutrale;
Continuità – i servizi sono erogati e garantiti con continuità;
- Diritto di scelta – tale diritto rientra in quello della libertà personale e in quello della libera circolazione del cittadino che, in ambito sanitario, può scegliere di essere curato ovunque sul territorio nazionale;
- Partecipazione – al cittadino utente è garantito il diritto all’informazione sul suo stato di salute e sulle prestazioni che gli vengono erogate;
- Efficienza ed efficacia – il servizio pubblico deve essere erogato in modo da garantire l’efficienza, come rapporto tra risorse impiegate e risultati attesi, e l’efficacia, intesa come rapporto tra risorse impiegate e risultati raggiunti;
Gli obiettivi di qualità verso i quali viene orientato il lavoro dell’Associazione sono quelli di:
- sviluppare, abilitare e potenziare le possibilità concrete di ogni persona disabile valorizzandone le differenti abilità pur se in presenza di menomazioni significative;
- aumentare il grado di autonomia, indipendenza e autodeterminazione possibile in ciascuno;
- favorire l’instaurarsi di un rapporto equilibrato con il mondo circostante orientato al raggiungimento del benessere individuale e collettivo;
- costruire con le persone disabili, le famiglie e il territorio percorsi di partecipazione;
- favorire la crescita e lo sviluppo integrale della persona e la sua piena inclusione sociale.
Sezione Terza: Centro di Riabilitazione
3.1 La politica della qualità nel Centro di Riabilitazione
Fin dalla sua costituzione l’Associazione è stata orientata verso valori etici primari, volti alla promozione non solo della salute fisica in senso stretto, ma anche di un benessere psico-fisico secondo una visione globale dell’individuo.
La metodologia utilizzata è improntata sulla presa in carico globale della persona con disabilità affinché prenda piena consapevolezza del suo progetto di vita attraverso un lavoro di rete con altri servizi, istituzioni e il territorio più in generale.
Essa abbraccia in pieno lo schema concettuale bio-psico-sociale definito nell’ICF (Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute – 2001) che definisce la disabilità come “la conseguenza o il risultato di una complessa relazione tra la condizione di salute di una persona, i fattori personali, il suo coinvolgimento nelle situazioni di vita e i fattori ambientali che rappresentano le circostanze in cui vive l’individuo”.
Dal 2006 l’Associazione ha intrapreso un progetto di miglioramento della Qualità dei propri Servizi, mirato alla definizione di un Sistema di gestione aziendale orientato ai principi della Qualità, capace di automigliorarsi nel tempo.
Il progetto, ispirato all’applicazione di una Normativa internazionale di larga diffusione denominata UNI EN ISO 9001:2008, è culminato nell’ottenimento della Certificazione di qualità in conformità alla suddetta norma per l’attività svolta dal Centro di riabilitazione.
Essendo la riabilitazione un percorso terapeutico che tende ad abilitare, a stimolare, a mantenere le capacità e le potenzialità esistenti nella persona disabile, l’Associazione ricerca, attraverso una formazione continua del personale, le strategie, le tecniche, i metodi necessari ed efficaci per meglio stimolare le sue possibilità di sviluppo.
3.2 Le modalità di erogazione e i destinatari
Il Centro di Riabilitazione dell’Associazione opera nel campo della medicina fisica e riabilitativa per il recupero funzionale di soggetti psiconeuromotulesi ed affetti da turbe del linguaggio (legge 104/92) di entrambi i sessi e senza limiti di età, per prestazioni ambulatoriali di logopedia, neuromotoria e neuropsicomotricità.
La struttura è convenzionata per erogare fino ad un massimo di n° 38 prestazioni giornaliere e le terapie hanno una durata di 45 minuti.
Obiettivo del trattamento terapeutico è riabilitare il paziente dal punto di vista psico-fisico, prevenire forme di regressione e fornire agli utenti ed ai loro familiari gli strumenti necessari per accrescere il loro benessere e la loro autonomia.
Il Centro di Riabilitazione è aperto dal lunedì al sabato.
3.3 Struttura
Il Centro di Riabilitazione è articolato in due strutture disposte su un unico livello senza barriere architettoniche con un’ampia area verde e parcheggio.
Il Centro offre locali predisposti all’accoglienza delle famiglie, all’accettazione, alla direzione, nonché stanze di Fisiokinesiterapia, Neuromotoria, Logopedia e Neuropsicomotricità.
3.4 Organizzazione e servizi del Centro di Riabilitazione
3.4.1 La direzione sanitaria
Il Direttore Sanitario è il Dott. Antonio Ferro, specialista in Neuropsichiatria Infantile.
Gli uffici della Direzione Sanitaria sono all’interno del Centro.
3.4.2 Équipe di Riabilitazione
- Direttore Sanitario;
- Medico Collaboratore;
- Psicologo;
- Assistente Sociale;
- Terapisti della Riabilitazione;
- Neuropsicomotricisti;
- Logopedisti;
- Ausiliari;
- Direttore Amministrativo;
3.4.3 Le patologie trattate
Il Centro eroga servizi convenzionati nel settore della:
- neuromotoria;
- neuropsicomotricità;
- logopedia;
Le patologie trattate al Centro sono Patologie di tipo neuromotorio:
Kinesipatie encefaliche, anomalie di sviluppo del sistema nervoso, malattie di tipo extrapiramidale, malattie di tipo cerebellare, malattie neuromuscolari, esiti di trauma cranico e midollare, esiti di ictus cerebrale;
- Patologie di tipo sensoriale di grado lieve e medio;
- Patologie di tipo misto;
- Patologie del linguaggio: ritardo, dislalia, disartria, afasia, aprassia, agnosia, ecc.;
- Disturbi dell’Apprendimento: dislessia, disortografia, discalculia, disgrafia;
- Ritardo mentale di grado lieve, medio e grave;
- Disturbi del comportamento, autismo, instabilità psicomotoria.
Per la realizzazione dei servizi garantisce: serietà, impegno e professionalità degli operatori specializzati.
3.4.4 Modalità di accesso ai Servizi di Riabilitazione
- Richiesta di visita medica, per appuntamento, telefonando all’Assistente Sociale.
- Visita medica generale e colloquio con l’assistente sociale.
- Invio all’ASP del Distretto di appartenenza dell’utente per l’eventuale autorizzazione.
Documentazione da presentare alla Medicina di Base dell’ASP di provenienza per l’autorizzazione sanitaria:
- Autocertificazione attestante: certificato di nascita, di residenza, stato di famiglia, esistenza in vita e reddito.
- Proposta di piano terapeutico da parte della specialista del Distretto di provenienza.
- Scheda di segnalazione del medico curante.
- Richiesta, al Distretto di appartenenza, del Centro di Riabilitazione da frequentare.
- Modulo legge privacy.
- L. 104/92 o richiesta di visita già inoltrata online presso l’INPS.
Documenti per l’accesso al Centro:
- Certificato attestante il riconoscimento della legge 104/92 o richiesta di visita già inoltrata;
- Modulo legge privacy;
- Presa in carico del paziente da parte del Centro (qualora non fosse disponibile il posto in terapia, si inserisce in lista d’attesa);
- Inserimento e inizio del trattamento riabilitativo.
3.4.5 Lista d’attesa e suoi criteri
Ogni nuova richiesta viene registrata con tutti i dati necessari dal Direttore Sanitario che comunica agli interessati i tempi approssimativi di attesa necessari per l’inserimento in terapia.
Di volta in volta i nominativi delle persone disabili in lista d’attesa da inserire nel processo terapeutico del Centro, sono individuati dal Direttore Sanitario che tiene conto dei seguenti criteri:
- Tipo di trattamento che si è reso disponibile (es. neuromotorio, logopedico, neuropsicomotorio);
- Numero progressivo e data di arrivo della richiesta registrati sulle liste specifiche dei trattamenti;
- Necessità da parte della persona di monoterapia che richiede il coinvolgimento di un solo operatore o di terapie combinate (es. neuromotoria e logopedia) che coinvolge due o più operatori;
- La fascia oraria disponibile e la sua compatibilità con le esigenze della persona disabile e/o della sua famiglia.
- Urgenza! Richiesta di urgenza da parte del Medico dell’ASP
I tempi di attesa possono essere legati a molteplici fattori:
- disponibilità di posti nel piano di lavoro di ogni singolo terapista;
- richiesta da parte del paziente di fasce orarie già occupate;
- problemi di trasporto;
- valutazione del caso clinico con possibilità di precedenza per i pazienti più piccoli o che presentano una patologia insorta recentemente e che pertanto hanno maggiori esigenze e possibilità di recupero.
3.5 La Riabilitazione Ambulatoriale
3.5.1 Procedure d’accesso
Al fine di assicurare un servizio adeguato, si precisa che hanno diritto alle prestazioni del Centro di Riabilitazione tutte le persone che a causa di una malattia o di un evento traumatico sono portatori di un handicap (ai sensi della legge 104/92) ed hanno bisogno di trattamenti riabilitativi complessi per i quali si renda necessaria la definizione di un progetto riabilitativo globale.
Non possono accedere, con onere a carico dell’azienda ASP, coloro che hanno bisogno di trattamenti semplici (segmentali) quali: esiti di fratture non complicate, periartriti, etc. che possono essere erogati presso gli ambulatori specialistici di terapia fisica con prescrizione del medico curante.
3.5.2 La presa in carico dell’utente
Il Centro, pervenuta l’autorizzazione dell’utente da parte dell’ASP di appartenenza, programma le visite specialistiche (medico, psicologo) e i colloqui con l’assistente sociale per:
- raccogliere i dati anamnestici;
- valutare il paziente (osservazioni);
- somministrare test psicologici e neuro-psicologici;
- chiedere eventuali consulenze specialistiche di approfondimento diagnostico;
- indagine sociale sulla famiglia dell’utente.
3.5.3 L’osservazione e la valutazione
Dopo i colloqui con le figure professionali del Centro, inizia un periodo di osservazione da parte del terapista che ha in carico il paziente e dell’equipe medica al fine di una valutazione globale (cognitiva, motoria, comportamentale ed emotivo-affettiva). II Centro, inoltre, utilizza la videoregistrazione di alcune sedute di terapia, strumento utile per l’analisi dei miglioramenti nel tempo, per i confronti con i familiari e con altri specialisti che seguono l’utente.
3.5.4 Il progetto terapeutico
Per meglio garantire l’efficacia dell’intervento riabilitativo, il Centro prefigura gli obiettivi e i tempi di realizzazione all’interno di un processo di lavoro che ne persegua l’esito positivo.
Il Progetto terapeutico individuale, redatto dall’equipe pluridisciplinare composta da: direttore sanitario, medici specialisti, psicologo, terapisti della riabilitazione e assistente sociale, previa valutazione, stabilirà gli obiettivi (a breve, medio, lungo termine) e le modalità di lavoro nelle diverse aree di intervento.
Il progetto terapeutico individuale verrà quindi comunicato alla famiglia, secondo le procedure previste per il consenso informato, e rivalutato successivamente alla luce dei risultati e degli obiettivi raggiunti attraverso periodiche riunioni d’equipe.
3.5.5 La cartella clinica
La cartella clinica, redatta dal personale socio-sanitario, raccoglie le autorizzazioni necessarie, i dati personali, anamnestici e clinici, nonché le valutazioni iniziali, i test neuro-psicologici, le relazioni sociali ed il progetto terapeutico individuale del paziente.
Gli specialisti annotano su tale cartella le valutazioni iniziali, in itinere e finali del trattamento con le relative prescrizioni di accertamenti per l’indagine diagnostica.
Sulla medesima Cartella, nel diario terapeutico, i terapisti della riabilitazione annotano i risultati dell’osservazione, gli obiettivi del Progetto terapeutico concordato con l’équipe, le eventuali verifiche periodiche ed il tipo di intervento effettuato.
Nella Cartella clinica individuale, vengono debitamente custodite, le fotocopie di esami, gli accertamenti diagnostici, le relazioni di eventuali ricoveri effettuati dalla persona presso strutture sanitarie pubbliche o private.
Esiste apposito archivio, custodito e accessibile ai soli addetti, per tutto il materiale sopra elencato, previa apposita autorizzazione degli utenti per il trattamento dei dati personali.
3.5.6 Il servizio psicologico
Lo Psicologo, oltre alla somministrazione dei test, svolge un servizio di sostegno psicologico rivolto, laddove necessario, sia agli utenti che alle loro famiglie.
3.5.7 Il servizio sociale
L’Assistente Sociale segue e informa le famiglie degli utenti, attraverso colloqui diretti o telefonici o visite domiciliari, sugli aspetti sociali relativi alle problematiche dell’handicap e filtra ogni loro richiesta predisponendo incontri e colloqui con il personale di competenza.
Vengono, inoltre, predisposti colloqui informativi sulle agevolazioni previste dalla normativa sull’handicap, svolgendo un servizio di “rete” e mediazione con i Servizi Territoriali.
Per i soggetti in età scolare, ove necessario, contatta gli insegnanti di sostegno per eventuali incontri con l’equipe pluridisciplinare al fine di stabilire strategie comuni e favorire una migliore integrazione.
3.5.8 Le proroghe
Le autorizzazioni sanitarie hanno valenza plurimensile e vengono rinnovate previa visita medica da parte dello specialista del Distretto di appartenenza dell’ASP e previa valutazione dell’andamento del piano terapeutico da parte dell’équipe pluridisciplinare del Centro.
Il Centro, almeno 20 giorni prima della scadenza del periodo di autorizzazione, dovrà far pervenire la richiesta di proroga al Distretto di appartenenza ed alla Medicina di Base dell’ASP di Castelvetrano, preposta all’autorizzazione finale.
Il settore sanitario ed amministrativo competente dell’ASP predispone la visita di accertamento per il paziente per cui viene richiesta la proroga e se esprime parere positivo rinnova l’autorizzazione.
3.5.9 Le dimissioni
Le dimissioni dal Centro possono avvenire, oltre che per il raggiungimento degli obiettivi prefissati:
- su richiesta dell’utente o della sua famiglia;
- per prolungate assenze ingiustificate;
- per motivi valutabili dall’équipe pluridisciplinare;
- per motivi espressi dal competente servizio sanitario dell’ASP di appartenenza.
3.5.10 Il Trasporto degli Utenti
Il Centro offre agli utenti del Comune di Campobello di Mazara il servizio trasporto dal domicilio/scuola alla struttura riabilitativa e viceversa.
3.6 Standard di qualità: Impegni e programmi.
3.6.1 Qualità dei servizi
Nella prospettiva di una crescita continua della qualità dei servizi erogati vengono rispettate con puntualità:
- le misure di sicurezza previste dalla vigente normativa di legge;
- la formazione specifica del personale medico e delle altre figure professionali;
- l’umanizzazione del trattamento terapeutico attraverso la cortesia e la gentilezza del personale;
- la partecipazione attiva della famiglia dell’utente.
Il Centro si propone la realizzazione di indagini sul grado di soddisfazione dei cittadini/utenti attraverso la somministrazione di questionari di gradimento (allegato N.) da compilare periodicamente e al momento delle dimissioni, che saranno oggetto di valutazione da parte dell’équipe medica ed amministrativa del Centro. La Direzione inoltre attraverso la scheda segnalazioni e reclami (allegato N. ) vigila su eventuali disservizi segnalati dagli utenti, cercando la soluzione ottimale.
3.6.2 Diritti, doveri e partecipazione dell’utente
Diritti
L’utente ha diritto ad essere assistito nel rispetto della dignità umana e delle proprie disabilità:
- Ha diritto ad essere informato sulle prestazioni che gli vengono erogate (consenso informato);
- Ha diritto a ricevere informazioni complete e comprensibili in merito alla diagnosi clinica, al progetto terapeutico individuale ed al suo andamento;
- Ha diritto a ricevere informazioni sulla normativa vigente nel settore handicap;
- Ha diritto alla conoscenza del funzionamento e dei servizi del Centro;
- Ha diritto alla conoscenza dei ruoli e delle funzioni degli operatori;
- Ha diritto ad essere informato su indagini e trattamenti da eseguire, anche in altre strutture;
- Ha diritto alla partecipazione attiva al progetto e al programma riabilitativo;
- Ha diritto ad un assistenza adeguata, ad essere trattato come fruitore di un servizio che gli spetta;
- Ha diritto al diritto alla privacy;
- Ha diritto alla sicurezza;
- Ha diritto all’uguaglianza nell’accesso a tutti gli aventi diritto, senza alcuna distinzione di razza, religione, sesso, cultura;
- Ha diritto a proporre reclami, nel rispetto dei doveri e delle leggi e disposizioni vigenti.
Doveri
Per una migliore fruizione dei servizi offerti e per garantire una funzionale organizzazione del Centro, si invitano i pazienti e le loro famiglie ad attenersi alle seguenti norme:
- Osservare le modalità e i tempi previsti dall’organizzazione del Centro nell’erogazione delle prestazioni;
- Rispettare l’orario d’inizio della terapia e l’eventuale ritardo dell’utente, rispetto all’orario stabilito, comporterà una diminuzione della stessa;
- Le assenze effettuate dall’utente vanno comunicate telefonicamente all’Assistente Sociale almeno due giorni prima;
- Tre assenze consecutive per malattia vanno giustificate con certificazione medica;
- Gli eventuali ricoveri ospedalieri dovranno essere comunicati al momento dell’ingresso in ospedale e certificati;
- Ogni variazione del piano terapeutico deve essere richiesta al Centro attraverso l’Assistente Sociale;
- La rinuncia al trattamento terapeutico o la richiesta di dimissioni deve essere tempestivamente comunicata alla Direzione Sanitaria;
- Le variazioni di orario del trattamento terapeutico vanno comunicate all’ Assistente Sociale ed avallate dalla Direzione Sanitaria, tenuto conto della disponibilità delle fasce orarie e nel rispetto delle esigenze degli altri utenti che frequentano il Centro;
- Le assenze frequenti ed ingiustificate, superiori al 25% delle terapie autorizzate per trimestre, potranno comportare le dimissioni, dopo attenta valutazione da parte dell’équipe;
- La famiglia è tenuta a comunicare tempestivamente le variazioni di domicilio e di recapito telefonico;
- Il paziente, o chi esercita la patria potestà, è tenuto a firmare il foglio di presenza giornaliero, nonché il foglio della informativa sulla legge della “privacy”, legge 675/95;
- I certificati di frequenza e/o di trasporto possono essere richiesti trimestralmente alla segreteria almeno tre giorni prima del rilascio;
Gli utenti e le loro famiglie sono tenuti:
- a collaborare con le figure professionali del Centro per le attività programmate;
- ad avere un comportamento responsabile nel rispetto e nella comprensione degli altri utenti;
- a rispettare gli arredi che si trovano all’interno della struttura;
- a non fumare.
I genitori accompagnatori vigileranno sui propri figli prima ed eventualmente dopo ogni terapia e risponderanno di eventuali danni arrecati a cose e/o persone al Centro.
La partecipazioneLa partecipazione degli utenti avviene attraverso:
- incontri per la stesura e la condivisione del progetto riabilitativo individuale;
- incontri di verifica del progetto e del programma riabilitativo;
- la compilazione periodica di un questionario di rilevazione dello stato di soddisfazione dell’utente rispetto al servizio erogato.
Rimane a discrezione della Direzione la messa in atto della normativa.
3.6.3 Gestione delle risorse umane
Per tutto il personale dipendente il nostro Centro applica il Contratto Collettivo Nazionale (UNEBA) della Sanità Privata e tutte le sue periodiche revisioni.
3.6.4 Criteri guida
I criteri che guidano la gestione delle risorse umane sono essenzialmente quelli della presa in carico globale della persona disabile, della sinergia tra i vari interventi posti in essere e del lavoro d’équipe. A tal fine vengono dedicate diverse ore settimanali di lavoro d’équipe per i singoli progetti individuali e per le verifiche interne.
3.6.5 Turni di lavoro
I turni di lavoro dei singoli operatori vengono periodicamente adattati all’esigenza dell’utenza in generale e al singolo operatore in particolare.
La scelta di non standardizzare l’orario di lavoro di tutti gli operatori (cioè il non inizio e fine del lavoro quotidiano uguale per tutti) permette al nostro Centro maggiore flessibilità nel modificare i turni con l’accordo delle parti.
Qualora sia l’operatore a doversi assentare per motivi di servizio è previsto il recupero in altri orari concordati delle terapie non effettuate. All’interno del Centro è adottata una modulistica apposita per gli operatori per la richiesta di permessi, ferie, ecc.
3.6.6 Sostituzioni
Il sistema delle sostituzioni prevede due possibilità: una interna, tramite l’interscambiabilità degli operatori tra loro; l’altra esterna e cioè la sostituzione con altro personale di pari qualifica qualora l’assenza dell’operatore titolare si dovesse protrarre per più giorni (maternità, malattia, astensione).
3.6.7 Reclutamento
Il reclutamento del personale avviene attingendo i nominativi dalla banca dati interna dei curriculum pervenuti e debitamente classificati.
La ricerca del personale più idoneo avviene previo colloquio valutativo dei requisiti con il Direttore Sanitario sentito il parere dell’equipe pluridisciplinare e dell’amministrazione.
3.6.8 Formazione e aggiornamento
Il Centro facilita, a livello contrattuale la formazione e l’aggiornamento continuo del personale. Sono previste tre modalità formative:
- individuale, riferita cioè ad ogni singolo profilo professionale;
- di équipe, rivolta all’acquisizione congiunta di strumenti e metodi del lavoro multidisciplinare;
- di ente, rivolta ad una migliore conoscenza dei quadri di riferimento concettuali delle politiche sociali e sanitarie.
3.6.9 Gestione suggerimenti e reclami
Il Centro di Riabilitazione si impegna a raccogliere eventuali reclami, a valutarli in équipe multidisciplinare e a darne risposta in tempi brevi. Un reclamo è espressione di una insoddisfazione che a sua volta richiede una risposta. Le segnalazioni, inoltre, dal punto di vista dell’Associazione, sono utili per conoscere i problemi esistenti, eventuali disfunzioni del servizio e per prevedere possibili e adeguate azioni di miglioramento delle prestazioni e dell’organizzazione del servizio.
Nel Centro di Riabilitazione la raccolta dei reclami avviene con la segnalazione verbale, telefonica o scritta e viene comunque formalizzata attraverso la compilazione dell’apposita scheda e imbucata nell’apposito contenitore presente nella sala d’attesa, la risposta al reclamo sarà garantita.
3.6.10 Modalità relativa al trattamento dei dati
I documenti riguardanti gli utenti vengono raccolti all’interno di una cartella socio-sanitaria contenente:
- i dati anamnestici, le valutazioni degli specialisti, il progetto riabilitativo individuale, la programmazione delle attività, le verifiche periodiche;
- i dati relativi ai ricoveri, visite specialistiche, esami effettuati presso altre strutture sanitarie e relative autorizzazioni dell’ASP.
Il Centro utilizza inoltre la videoregistrazione delle sedute di terapia e fotografie di specifiche attività nel rispetto delle leggi sulla privacy.
Tutti gli altri dati personali sono informatizzati e appositamente custoditi.
Dal 2000 il Centro di Riabilitazione ha adottato in base alla legge n.675/1996, al D.lgs n.135/1999, al D.lgs n. 282/99 e al D.P.R. n. 318/1999 un Regolamento interno per la raccolta dei dati personali e disposizione per la sicurezza dei medesimi.
Sezione Quarta: Centro di Diurno
4.1 Tipologia e finalità del servizio
Il Centro Diurno (CD) è una struttura semiresidenziale (iscritta al n. 2163 dell’Albo Regionale degli Enti Assistenziali Pubblici e Privati, previsto dalla Legge 9 Maggio 86 n. 22) destinata all’accoglienza di giovani/adulti disabili, la cui attività è finalizzata alla riabilitazione socio-educativa, alla formazione per l’inserimento lavorativo e all’arricchimento delle capacità comunicative.
Il Centro Diurno, rispetto alle attività previste dall’art. 5 del D.P.R. del 04.06.1996 (prevalentemente ricreative o di tempo libero), offre dei servizi qualificati volti alla riabilitazione socio-educativa dei ragazzi grazie alla presenza di personale qualificato quali: Educatori Professionali – Pedagogisti – Psicologo – Assistente Sociale – Infermiere.
Inoltre il rapporto operatore-utente è di 1 a 5 per utenti con disabilità medio-lievi e di 1 a 3 per quelli gravi in quanto la struttura segue l’utenza con dei piani educativi individualizzati.
4.2 Destinatari
Possono accedere al servizio soggetti con deficit sul piano cognitivo, sensoriale e neuromotorio di età superiore ai 16 anni, con buone capacità adattive e di autonomia personale.
4.3 Giorni ed orari di funzionamento
Il Centro Diurno è aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 15.00.
Sono previsti durante l’anno periodi di funzionamento nelle giornate del sabato, come recupero delle giornate non lavorate.
4.4 La struttura
Il C.D. è una struttura realizzata recuperando un edificio destinato ad attività agricola; l’intero edificio si sviluppa al piano terra con quattro accessi differenziati.
Tutti gli spazi interni sono collegati e raggiungibili attraverso un grande corridoio.
La struttura e gli arredi sono progettati da architetti che da tempo si occupano di accesso e fruibilità degli ambienti.
L’edificio è composto da:
- cucina;
- sala da pranzo/refettorio;
- ambienti per lo svolgimento di attività sia strutturate che libere;
- palestra;
- infermeria;
- servizi igienici attrezzati per disabili;
- uffici per il personale (psicologo, assistente sociale coordinatore);
- area verde esterna accessibile agli ospiti e utilizzata per attività educative esterne;
- parcheggio.
4.5 Le attività
Le attività, che si svolgono nella struttura ed in parte anche all’esterno, sono finalizzate al mantenimento/incremento delle abilità ed autonomie di ogni soggetto (cognitive, affettivo relazionali, comportamentali) rallentandone il consolidarsi di situazioni di totale dipendenza.
Esse si distinguono in:
- attività socio-sanitarie (attività medico
infermieristica, e tutte le attività previste dall’autonomia di base); - attività socio-riabilitative (gite ed uscite sul territorio, attività integranti, manifestazioni sportive, culturali e di socializzazione);
- riunioni pluridisciplinari settimanali col coordinatore;
attività educative (attività espressive e creative, cognitive, animazione, attività psicomotorie, laboratori occupazionali: ceramica, giardinaggio), e di tipo organizzativo; - di condivisione dei percorsi socio-educativi in atto e incontri con le famiglie;
- progettazione e interventi interistituzionali con le agenzie del territorio, Scuole, Enti Locali, ASP, Associazioni del territorio;
- attività di formazione e supervisione in collegamento con l’Associazione Oasi Maria SS di Troina.
Gli ospiti, inoltre, possono usufruire di prestazioni riabilitative (logopedia, neuro-motoria e psicomotricità) presso il Centro di Riabilitazione e di interventi di sollievo presso la Comunità Alloggio.
4.6 Servizi Accessori
L’Associazione coordina il servizio di mensa (a carico delle famiglie), e il trasporto.
Il servizio di trasporto viene garantito agli ospiti dalla propria abitazione al centro e viceversa, con mezzi e personale idonei.
Il pranzo viene consumato nel refettorio, seguendo un menù specifico che tiene conto delle esigenze e di eventuali diete degli utenti.
4.7 Giornata tipo
La giornata tipo degli ospiti del centro prevede:
- ore 08:00 trasporto per il Centro Diurno;
- ore 8.30-9.00 accoglienza e sistemazione nelle stanze di attività;
- ore 9.00-10.40 attività prevista dalla programmazione settimanale;
- ore 10.40-12.20 attività prevista dalla programmazione settimanale;
- ore 12.20-13.30 presenze e pranzo;
- ore 13.30-14.00 igiene post-prandiale;
- ore 14.00-14.30 chiusura del centro e rientro a casa;
- ore 14:30 – 15:30 trasporto dal CD alle abitazioni;
4.8 Modalità di ammissione
La domanda di ammissione deve essere inviata
ai Servizi Sociali del Comune di residenza dell’utente per la stipula della convenzione e all’Associazione.
La richiesta di inserimento è valutata dall’équipe psico-sociale della struttura, raccogliendo tutta la storia anamnestica dell’ospite.
La modalità di inserimento viene effettuata con gradualità in base a specifiche esigenze del centro e dell’utente disabile, sentito il parere dell’Assistente Sociale del Comune di provenienza dell’utente.
L’équipe della struttura garantisce alla famiglia un adeguato supporto relazionale, fornendo le opportune indicazioni amministrative.
Ogni tre mesi viene trasmessa ai Comuni di residenza dei ragazzi ospiti la documentazione relativa alle presenze/assenze degli stessi.
4.9 Documenti richiesti per l’ammissione
La domanda di ammissione deve essere integrata da:
dichiarazione di accertamento di invalidità rilasciata dalla competente commissione sanitaria dell’Asp;
- verbale di accertamento dell’handicap previsto dalla Legge 5 Febbraio 1992 n .104;
- attestazione ISEE;
- certificazione anagrafica ( stato famiglia – residenza – cert. di nascita);
- relazione medica delle condizioni dell’utente con eventuali indicazioni delle cure che è tenuto a fare.
4.10 Inserimento dell’ospite
Accertata l’idoneità del soggetto rispetto al servizio proposto e la disponibilità di posti, si procede alla presa in carico dell’ospite.
L’inserimento viene attuato in modo graduale nel rispetto del seguente iter:
- la famiglia fa la richiesta all’Associazione e all’Assistente Sociale del Comune dove la stessa risiede l’Associazione, verificata la possibilità d’inserimento (il numero massimo e di 25 utenti) convoca l’équipe (Assistente Sociale, – Psicologo), che incontra per un colloquio preliminare la famiglia per presentare il servizio e predisporre un piano di inserimento;
- si procede alla raccolta di dati e informazioni di tipo socio-assistenziale e sanitario per la compilazione della cartella del nuovo ospite;
- una volta accertata la possibilità d’inserimento, l’Assistente Sociale e lo Psicologo presentano l’utente agli educatori e inizia un periodo di osservazione;
- al termine dell’osservazione l’équipe pluridisciplinare redige il progetto individualizzato indicando gli obiettivi da raggiungere e successivamente condividendoli con la famiglia.
4.11 Modalità di dimissione
Le dimissioni degli ospiti possono avvenire su proposta dell’équipe pluridisciplinare per il raggiungimento degli obiettivi prefissati, su richiesta della famiglia, per il venir meno delle condizioni stabilite nel piano educativo, per il venir meno delle convezioni da parte delle Amministrazioni Comunali.
Per quanto concerne le dimissioni proposte dall’equipe, saranno seguite da una dettagliata relazione tecnica che motiva la proposta di dimissioni.
Una volta dimesso l’utente ed effettuata la relativa comunicazione all’Amministrazione Comunale di provenienza, l’Associazione contatta l’utente in lista d’attesa.
4.12 Retta
La retta, determinata dall’analisi dei costi del personale e di gestione, più le spese di trasporto, è a carico del Comune di residenza dell’ospite e/o della famiglia se l’Amministrazione Comunale non vi provvede.
Il costo viene aggiornato annualmente in base all’indice ISTAT.
4.13 Lista d’attesa
Una volta che la struttura raggiunge il numero massimo di inserimenti possibili per le nuove richieste viene stilata una lista d’attesa da cui si attinge nel momento in cui all’interno del centro si liberano eventuali posti.
I criteri per il passaggio dalla lista d’attesa all’inserimento in struttura comprendono:
- la data di presentazione della domanda all’Associazione;
- la complessità sociale del contesto di appartenenza;
- la disponibilità delle Amministrazioni Comunali;
4.14 Modulistica utilizzata per il fascicolo dell’ospite
Presso il centro è tenuto il fascicolo di ogni soggetto; la modulistica utilizzata è la seguente:
- scheda di primo contatto;
- scheda d’ingresso;
- scheda medica;
- diario infermieristico;
- scheda sociale;
- scheda psicologica;
- schede di osservazione psico-educativa;
- sintesi educativa;
- piano di lavoro;
- scheda degli obiettivi;
- diario educativo.
La cartella personale è custodita e tutelata salvaguardando i principi della riservatezza (D.Lgs. 196/2003)
4.15 Le figure professionali
Le figure previste sono:
- Assistente Sociale Coordinatore;
- Psicologo;
- Educatori Professionali/Pedagogisti;
- Infermiere;
- Autisti.
Sezione Quinta: COMUNITA’ ALLOGGIO
5.1 Obiettivi
La Comunità Alloggio dell’Associazione l’Oasi di Torretta Onlus opera nel campo sociale con la finalità di migliorare la qualità della vita dei soggetti puntando sulla valorizzazione delle risorse degli utenti attraverso un network che coinvolge la famiglia oltre che il territorio.
L’obiettivo è quello di offrire agli ospiti inseriti una dimensione familiare, fatta di valori, dignità e serenità e facilitare l’integrazione sociale anche mediante interventi in collaborazione con strutture ed istituzioni presenti nel territorio e inoltre promuovere e sviluppare abilità e potenzialità latenti e/o manifeste, favorire l’acquisizione di ulteriori autonomie, stimolare i processi affettivi e relazionali.
5.2 Destinatari
La Comunità può ospitare soggetti adulti di entrambi i sessi, in possesso di autonomie personali e relazionali tali da permettere all’intervento di caratterizzarsi da un punto di vista formativo, e nello specifico psico-socio-educativo, e non solo solamente assistenziale.
Gli utenti presi in carico svolgono parallelamente un percorso socio-riabilitativo all’interno del Centro Diurno dell’Associazione.
La Comunità fornisce il proprio servizio 24 ore su 24 e per le famiglie degli utenti del Centro Diurno che ne facessero richiesta, anche un inserimento di “sollievo”, cioè un inserimento limitato nel tempo (qualche giorno, qualche settimana) rispondente a necessità e bisogni particolari.
5.3 La struttura
La struttura è composta da un edificio su un unico livello ed è immersa in un’ampia area verde ed alberata, con viale d’accesso ed uno spazio adibito a parcheggio.
Al suo interno l’edificio è suddiviso negli spazi seguenti: un grande salone che funge da sala da pranzo con spazio per eseguire alcune attività (come animazione, bricolage, attività strutturate) e salotto con televisore, un soppalco per l’ufficio, una cucina, un camerino per la lavanderia, un ripostiglio, una stanza per l’operatore con bagno annesso, tre stanze da letto e due bagni per l’utenza.
5.4 Servizio di ristorazione
La preparazione dei pasti avviene secondo una tabella dietetica giornaliera redatta da un dietologo e vistata dal servizio competente.
5.5 Servizio di trasporto
E’ garantito agli ospiti il servizio di accompagnamento dalla Comunità all’abitazione e viceversa, mediante l’utilizzo di mezzi e personale idonei.
5.6 Organizzazione e servizi erogati in Comunità Alloggio
5.6.1 Figure professionali
Le figure professionali presenti sono:
- Un coordinatore responsabile;
- Uno psicologo;
- Un infermiere professionale con reperibilità nell’arco delle 24 ore;
- Due operatore (per ogni turno).
5.6.2 Personale volontario
E’ prevista e messa in atto la presenza di volontari che collaborano con gli operatori e rappresentano per i ragazzi un valido aiuto ed un costruttivo punto di riscontro nella gestione delle attività e degli ambienti.
5.6.3 Interventi effettuati in Comunità
Il servizio erogato interviene sulle seguenti compromissioni:
- Funzionali;
- legate al ritardo mentale di grado lieve, medio e grave (dove si sottolinea sempre l’importanza del requisito costituito dalla presenza di autonomie personali tali da caratterizzare l’intervento non solamente come assistenziale);
- della socializzazione;
- affettivo-relazionali;
- del comportamento.
5.6.4 Modalità di ammissione
L’ammissibilità delle richieste d’inserimento è curata dal coordinatore il quale dopo aver seguito un percorso preliminare:
- Incontro durante il quale avviene la raccolta anamnestica familiare e del paziente, valuta l’eventuale idoneità dell’utente.
- Richiesta di un primo contatto da parte della famiglia e/o dall’Ente inviante
La famiglia (o tutore o amministratore di sostegno) fa richiesta di ammissione all’amministrazione comunale di riferimento dell’utenza richiedente e ne dà comunicazione all’Associazione.
Gli inserimenti sono effettuati secondo piani individuali in base ai bisogni peculiari dell’utente, fornendo alla famiglia adeguato supporto relazionale e informazioni amministrative. L’accesso alla struttura avviene compatibilmente alle esigenze della struttura.
5.6.5 Documenti per l’accesso in comunità
- Certificati di nascita, di residenza, stato di famiglia;
Modello ISEE; - Modulo legge privacy;
- Verbale accertamento handicap secondo la legge 5 febbraio 1992 n.104;
- Documentazione clinica attestante lo stato di salute dell’utente.
5.6.6 Protocollo di ammissione
Al momento dell’ammissione viene stipulato un protocollo tra la famiglia dell’utente e l’Associazione in cui viene regolamentato il rapporto intercorrente.
5.7 Il percorso formativo nella Comunità Alloggio
5.7.1 Procedure d’accesso e presa in carico dell’utente
Una volta pervenuta l’autorizzazione da parte dell’Ente di appartenenza, si stipula il protocollo di ammissione e si procede all’inserimento dell’utente.
L’équipe procede a:
- la compilazione della cartella clinica;
- valutare il paziente con un primo ciclo di osservazioni;
stilare il Piano Educativo Individuale;
Chiedere eventuali consulenze specialistiche di approfondimento.
5.7.2 La cartella clinica
La cartella clinica raccoglie le autorizzazioni necessarie, i dati personali, anamnestici e clinici, le valutazioni iniziali, i test e le relazioni psicologiche, gli obiettivi del Piano Educativo Individuale, il verbale della legge 104.Viene altresì custodita tutta la documentazione socio-sanitaria.
La cartella clinica contiene inoltre la scheda individuale di osservazione per poter registrare nel tempo i cambiamenti e le acquisizioni di abilità, il piano di lavoro individuale all’interno del quale vengono raccolte le sintesi educative periodiche, e dove viene stilato un progetto d’intervento con obiettivi da raggiungere a breve, medio e lungo termine, ed eventuali contratti educativi stilati in accordo con l’utente, finalizzati al raggiungimento di determinati obiettivi comportamentali.
5.7.3 L’osservazione e la valutazione
L’équipe inizia un periodo di osservazione per valutare l’utente da un punto di vista dell’autonomia personale e sociale, cognitivo, del linguaggio, comportamentale, emotivo e socio-affettivo.
5.7.4 Il Piano Educativo Individuale
Al termine dell’osservazione e delle valutazioni effettuate, l’équipe della Comunità stabilisce obiettivi psicoeducativi da raggiungere in determinati tempi di realizzazione all’interno di un PEI (Piano Educativo Individuale) che ne persegue l’esito positivo, stabilisca le modalità di lavoro e le differenti aree di intervento, coinvolgendo anche la famiglia.
5.8 Strumenti di rilevazione quotidiana
Tutte le attività svolte dagli ospiti all’interno della Comunità vengono annotate in un Registro delle Consegne, inoltre notizie di rilevanza clinica e/o socio-affettiva vengono trascritte nel Modello Unico, uno strumento condiviso da Centro Diurno e Comunità Alloggio.
5.8.1 Modulistica utilizzata
La modulistica utilizzata per le cartelle personali degli utenti è la seguente:
- richiesta d’inserimento presso la struttura;
- registro delle presenze e delle prestazioni giornaliere;
- autorizzazione Servizi Sociali del Comune di residenza;
- scheda anamnestica;
- eventuale prescrizione medica per l’assunzione di farmaci;
- scheda personale dell’utente;
- scheda di consulenza familiare;
- scheda di training psicoeducativo;
- scheda di osservazione sistematica per il controllo sfinterico;
- modello unico;
- diario clinico;
- scheda di osservazione psicoeducativa;
- scheda degli obiettivi;
- Piano Individualizzato;
- Schede sulle consegne delle attività quotidiane;
5.8.2 La giornata tipo
La giornata tipo degli ospiti della Comunità Alloggio prevede:
- Ore 7.30 sveglia, igiene personale e riordino della stanza
- Ore 8.00 colazione
- Ore 8.30 – 16.00 attività secondo la programmazione settimanale del Centro Diurno e/o eventuali terapie previste presso il Centro di riabilitazione
- Ore 16.00 rientro in Comunità con il personale addetto
- Ore 16.30 merenda
- Ore 17.00 autogestione ambientale interna o esterna/ gestione domestica/ laboratori vari
- Ore 18.00 autonomia di base con riordino degli ambienti adibiti alla pulizia personale
- Ore 19.00 attività di cena
- Ore 20.00 riordino e della pulizia della cucina
- Ore 21.00 guardare tv/ attività ricreative
- Ore 22.00 c.a. riposo notturno
Si svolgono inoltre attività come il giardinaggio, animazione, attività indipendenti, uscite.
5.9 Il servizio psicologico
La Psicologa, effettua valutazione psicodiagnostica, colloqui, somministra tests, partecipa alla stesura del PEI, svolge un servizio di sostegno psicologico rivolto sia agli utenti che alle famiglie.
5.10 Le dimissioni
Le dimissioni dalla Comunità Alloggio possono avvenire:
- su richiesta della famiglia dell’utente;
- per prolungate assenze;
- possono essere promosse dall’equipe della Comunità a fronte di gravi difficoltà per il soggetto stesso o per la vita degli altri ospiti, sentiti anche i pareri delle famiglie e dell’Ente inviante.
- possono essere proposte dalla Direzione dell’Associazione per problemi economici per le quali è prevista la chiusura e/o sospensione dell’attività della Comunità Alloggio.
Sezione Sesta: Informazioni Generali
6.1 Report annuale
Annualmente il l’Associazione effettua:
- la somministrazione periodica di un questionario di rilevazione della qualità percepita dai fruitori;
- incontri con le associazione di disabili.
6.2 Informazione, verifica e tutela
L’Associazione garantisce a tutti i propri utenti l’accessibilità alle informazioni riguardanti i servizi erogati.
Il diritto all’informazione sugli aspetti di natura giuridica è compreso nell’ambito della normativa sulla “trasparenza amministrativa”, che consente l’accesso da parte dell’utente a tutte le informazioni e anche alla documentazione riguardante i diritti della persona sanciti dalla vigente legislazione.
Inoltre garantisce all’utente, ai sensi della normativa vigente, sia la tutela della privacy che la piena soddisfazione dei propri diritti di accesso e di informazione.
6.3 Seminari, Stages e Convegni
L’Associazione da la possibilità di svolgere tirocinio e stages a studenti delle scuole superiori.
Inoltre organizza, convegni per la sensibilizzazione nel territorio e per creare una nuova cultura dell’handicap.
6.4 Volontari
E’ prevista la presenza di studenti tirocinanti provenienti da Università, scuole ed enti accreditati, attraverso la stipula di convenzioni.
Il tirocinio è programmato e concordato con la scuola e sede universitaria mediante un progetto che ne prevede:
- la durata (monte ore e tempi);
- gli obiettivi generali e specifici;
- i momenti di verifica e i responsabili (coordinatore della scuola, tutor della struttura);
A conclusione del tirocinio lo studente predispone una relazione scritta di rielaborazione dell’esperienza.
Il centro può usufruire della collaborazione di volontari e del servizio civile.
L’attività dei volontari deve essere concordata con il coordinatore del centro per finalizzare nel modo migliore la loro collaborazione.
Attualmente la Comunità non ha alcuna convenzione ed è sospesa la sua attività.
Indirizzo
Associazione L’Oasi di Torretta Onlus
Strada Provinciale 51 Km 11 + 000
Contrada Torretta Granitola
91021 Campobello di Mazara (TP)
Tel. 0924-40097
Fax 0924-40507
Cell.335-7572775 C.D. / 3357886183 C.R. / 3203341453 Uffici
Sito internet www.oasiditorretta.it
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